Gay & Bisex

Il Bar


di Chubby1977
08.03.2023    |    81    |    0 8.0
"Si presentò a chiusura del bar, aspettò che Marco abbassasse la saracinesca perché voleva parlare con lui..."
C'era una volta un giovane di nome Marco che aveva appena aperto un nuovo bar. Un giorno, mentre stava ripulendo il bancone, uno dei suoi clienti abituali gli chiese se fosse possibile avere un cappuccino con un po' di cioccolato sopra. Marco, essendo molto attento alle esigenze dei suoi clienti, accettò di prepararglielo.

Mentre faceva la schiuma del latte, notò che si stava formando un po' di schiuma in eccesso, ma decise di non prestare attenzione. Quando servì il cappuccino, il cliente lo provò e subito esclamò: "Ma questo non è un sapone!". Marco rimase un po' perplesso, ma poi si rese conto che il cliente stava parlando della schiuma in eccesso.

Da quel momento, la notizia si diffuse rapidamente tra i clienti del bar, che iniziarono a chiedere di avere un "cappuccino senza sapone". Marco non capiva cosa volessero dire, ma cercava sempre di accontentarli. Tuttavia, ogni volta che faceva la schiuma, la situazione diventava sempre più imbarazzante e in Marco cresceva una strana sensazione.

Un giorno, un giovane ragazzo entrò nel bar e chiese a Marco di preparargli un cappuccino senza sapone. Marco, ormai abituato alla richiesta, iniziò a fare la schiuma del latte. Il ragazzo, che aveva notato la confusione di Marco, gli chiese se avesse mai sentito parlare di una pratica chiamata "foamer", che permetteva di fare la schiuma senza che si formasse la schiuma in eccesso.

Marco, contento di aver finalmente capito il segreto, decise di provare subito. Ma quando iniziò a fare la schiuma, il foamer si ruppe e si formò una schiuma ancora più grande del solito. Marco rimase sconvolto e il ragazzo scoppiò a ridere. Marco lo guardò negli occhi, il ragazzo intuì qualcosa quando il barista abbassò la saracinesca e non oppose resistenza.

Quei doppisensi sulla schiuma avevano risvegliato in Marco delle fantasie erotiche che meritavano di essere realizzate.
Marco aveva la voce tremante, si sentiva eccitato ma gli veniva un po’ da ridere quando disse al ragazzo: “vuoi provare il mio foamer? Fa una schiuma deliziosa!”

Il ragazzo non perse tempo fino a ginocchio tiro giù la zip dei jeans di Marco che nel frattempo si era allentato la cintura, e in men che non si dica il grosso cazzo di Marco era nella bocca del ragazzo.

Il ragazzo non si fece troppi problemi voleva bere tutta quella schiuma.
Lo succhiava con un’ingordigia fino a che la sborra uscì calda e copiosa, Marco gemette come se fosse un urlo liberatorio, mentre durante l’atto era in piena estasi.

Finito il tutto e risistemati, Marco apri di nuovo il bar accertandosi che nessuno passasse saluto il ragazzo e fortunatamente in quei lunghi minuti, nessun altro avventore arrivò per un caffè.

Da quel momento, il giovane diventò un cliente abituale del bar e iniziò a scherzare con Marco sulla schiuma del cappuccino, facendogli sempre nuove eccitanti proposte. Alla fine, i due diventarono amici e Marco imparò a fare la schiuma del latte perfetta, senza sbagliare mai più. Il ragazzo era uno studente universitario e ricevette una borsa di studio un ottimo posto di lavoro post laurea si trasferì in un’altra città, con buona pace di Marco che ormai aveva sperimentato non solo tecniche per il cappuccino ma anche molti esperienze quali grazie al ragazzo.

Dopo aver imparato a fare la schiuma perfetta, Marco era sicuro di aver risolto tutti i problemi legati alla richiesta dei suoi clienti di un cappuccino senza sapone. Ma un giorno, una giovane uomo entrò nel bar e chiese un cappuccino senza sapone e senza schizzi.

Marco non sapeva cosa fare, perché non aveva mai sentito parlare di schizzi. Ma non volendo deludere il cliente, decise di fare del suo meglio per soddisfare la sua richiesta. Iniziò a fare la schiuma con il foamer e cercò di farla in modo che non si formasse schiuma in eccesso.

Ma quando servì il cappuccino al cliente, notò che si era formata una grande schiuma sul latte, che cominciava a fuoriuscire dalla tazza. Il cliente si guardò intorno, imbarazzato, mentre tutti i clienti del bar iniziarono a ridere.

Marco cercò di rimediare alla situazione e di evitare che la schiuma uscisse dalla tazza, ma la schiuma continuava a fuoriuscire sempre di più. La situazione diventava sempre più imbarazzante, finché la schiuma non finì dappertutto: sui vestiti dei clienti, sui muri, sul bancone.

Il cliente, arrabbiato e bagnato di schiuma, lasciò il bar senza pagare. Marco cercò di rimediare alla situazione e di ripulire tutto il bar, ma era ormai troppo tardi. I clienti non riuscivano più a trattenere le risate e Marco capì che quella sarebbe stata una delle storie più imbarazzanti da raccontare ai suoi amici.

Marco non se lo aspettava ma quel cliente bagnato di schiuma tornò.
Si presentò a chiusura del bar, aspettò che Marco abbassasse la saracinesca perché voleva parlare con lui.

Il cliente era alto, muscoloso e molto peloso, ma molto affascinante probabilmente straniero e parlava molto bene l’italiano, questa volta fu il cliente a guardare Marco negli occhi, lo prese per un braccio stretto, e lo appoggiò al bancone.

E Marco in un primo momento pensò ad un tentativo di violenza, fino a che all’orecchio l’uomo non gli disse: “ sono tornato per te, ma ora voglio schizzarti io!”e la sua bocca scivolò calda sulla sua schiena e tirò giù i pantaloni di Marco…

La calda bocca baciò il culetto leggermente peloso di Marco che iniziò ad avere un respiro profondo affannoso, e poi la lingua sembrava come se cercasse un tesoro.

Il cliente tira fuori il suo grosso cazzo e non ci penso su un filo dando due colpi secchi e cominciò un movimento a stantuffo, mentre Marco acconsentiva e gemeva a denti stretti.

Al culmine, il cliente sfilò il grosso cazzo dal culo di Marco e lo fece inginocchiare. Marco si preparò ad occhi chiusi con la bocca aperta e la lingua fuori per ricevere la sborra, venne letteralmente coperto e schizzato.

Il grosso uomo soddisfatto se ne andò lasciando Marco estasiato nel bar.

Da quel momento, Marco decise di fare solo cappuccini "normali", senza schiuma in eccesso e senza schizzi.
La sua avventura con la schiuma del cappuccino era diventata leggenda tra i suoi clienti, e lui era diventato famoso come il barista che aveva fatto schizzare la schiuma dappertutto.

Dopo l'imbarazzante episodio con la schiuma del cappuccino, Marco aveva deciso di evitare la schiuma il più possibile. Ma tutto cambiò quando conobbe un ragazzo di nome Luca.

Luca era appassionato di mixology e faceva dei cocktail eccezionali. Marco rimase affascinato dalla sua abilità nel creare schiume e schizzi perfetti, e iniziò a collaborare con lui per creare nuove e gustose bevande da servire al bar.

La prima volta che Luca chiese a Marco di provare una delle sue creazioni, Marco fu un po' titubante, ricordando l'episodio con la schiuma del cappuccino. Ma Luca gli assicurò che questa volta sarebbe stato diverso.

Era una sera calda d'estate e il bar era pieno di clienti. Luca creò una schiuma densa e vellutata sulla sua creazione, mentre Marco serviva i suoi clienti con la massima cura. Quando Luca chiese a Marco di assaggiare il cocktail, Marco chiuse gli occhi e prese un sorso.

La schiuma era deliziosa e cremosa, mentre i sapori si fondevano in un'esplosione di gusti sulla sua lingua. Marco capì che la schiuma non era il problema, ma era solo la sua gestione che poteva essere difficile.

Luca e Marco iniziarono a collaborare sempre di più, sperimentando nuove combinazioni di sapori e creando cocktail unici. Marco e Luca si innamorarono l'uno dell'altro e si divertivano come non mai fatto prima, scoprendo un nuovo mondo di schiume e schizzi anche a letto non solo al bar.

Dopo aver sperimentato insieme il mondo della schiuma e degli schizzi, Marco e Luca non riuscivano più a resistere alla forte attrazione che li legava. La loro relazione iniziò in modo caldo e appassionato, come la schiuma dei cocktail che preparavano insieme.

Le loro giornate erano fatte di momenti intensi, dove la loro passione per la mixology si univa alla loro passione l'uno per l'altro. Passavano ore nel retro del bar, esplorando i loro corpi con la stessa curiosità con cui sperimentavano nuove combinazioni di sapori.

Marco e Luca erano felici e innamorati, e la loro relazione si rifletteva nel loro lavoro. I loro cocktail erano ancora più gustosi e le loro schiume e schizzi sempre più creativi e innovativi.

I clienti del bar notavano l'elettricità tra i due ragazzi e molti di loro iniziavano a chiedere dei cocktail "speciali", con la speranza di assaggiare qualcosa di più della semplice schiuma del cocktail.

I due baristi non si concedevano spesso, ma qualche momento nel retro del bar con qualche cliente venuto per la loro schiuma e i loro schizzi capitava anche le richieste di bere certi cocktail “speciali”.

La loro schiuma e i loro schizzi erano solo un'aggiunta alla loro vita, un modo per esprimere la loro creatività e la loro passione.

E così, Marco e Luca continuarono a gestire il loro bar insieme, creando schiume e schizzi sempre più audaci e innovativi, mentre la loro relazione cresceva e si consolidava, come la schiuma perfetta che servivano ai loro clienti.
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